La Classe III A e le Pelli... Migliori


Interessante l’appuntamento del 10 marzo 2017 a Solofra con l’azienda conciaria DMD SOLOFRA S.p.A. per gli alunni della classe IIIA della sede IPSASR “G. Fortunato” di Potenza, essendo l’industria conciaria italiana strategica per l'Italia, Paese leader europeo e mondiale per valore della produzione, per capacità di internazionalizzazione con il 25% dell’export di pelli finite, per sostenibilità ambientale e sociale, per sviluppo tecnologico, stilistico e qualitativo.

L’uscita didattica è stata programmata per approfondire più da vicino le tematiche già affrontate nell’UdA “L’organizzazione di un’industria conciaria”: l’estensione dell’azienda, la conservazione e la trasformazione delle pelli, il mercato delle pelli, la concia vegetale (quella che invecchia, ma non si rovina, legata ai tannini) e la concia con cromo (aggiunto in forma di sale trivalente ma da controllare nella forma esavalente), le analisi chimico-fisiche e tanto altro ancora. L’arrivo a Solofra ha immediatamente fatto risaltare agli occhi dei visitatori l’elevato numero di aziende conciarie presenti sul posto, ma, per la visita tecnica, la DMD è stata preferibilmente scelta tra tutte dalla prof.ssa Lucia Sardone per due motivi particolari. Innanzitutto perché fino a pochi anni fa tale azienda recepiva le pelli ovicaprine grezze dalla Basilicata per il tramite della signora Leuci, persona interpellata dalla docente. In seconda battuta, la scelta della docente Sardone è ricaduta su una conceria tecnologicamente progredita nel tempo, sia in termini di qualità e diversificazione di materiale sia in termini di protezione ambientale. Molti sono stati, infatti, gli investimenti destinati alla compatibilità ambientale della produzione delle pelli conciate. Su tali importanti investimenti e sforzi organizzativi, tecnologici ed economici il dr. Gaetano Maffei, Responsabile ambiente dell’azienda, viene invitato dalla prof.ssa Sabina a fornire esempi tangibili rispondenti sia alla normativa comunitaria sia alla compatibilità dei processi industriali con le necessità delle comunità locali all’interno delle quali le concerie operano. “Gli alti costi ambientali legati alla gestione e depurazione delle acque, alla produzione e gestione dei rifiuti e degli inquinanti atmosferici rappresentano sicuramente una rilevante voce di costo da sostenere” risponde il dr. Maffei e fa riferimento a una metodologia definita Analisi del ciclo di vita (Life Cycle Assessment) che studia gli aspetti ambientali e i potenziali impatti lungo l’intero ciclo di vita di un prodotto “dalla culla alla tomba”. 

I ragazzi sono però maggiormente incuriositi dalla visita agli ambienti di lavorazione delle pelli, e così il dr. Maffei, dopo l’iniziale accoglienza e presentazione negli spazi antistanti l’azienda, accompagna il gruppo lungo un percorso esaustivo per gli studenti, impattando gli stessi in enormi magazzini ricchi di pelli arrivate dall’estero (Uganda/Africa e Medio Oriente per esempio) e in impianti di lavorazione altamente tecnologici. Solofra tratta pelli ovicaprine per calzatura, pelletteria e abbigliamento facendo parte di uno dei tre grandi distretti industriali italiani. Gli altri due fanno capo alle regioni Toscana e Veneto, le quali trattano rispettivamente pelli bovine per calzature e pelletteria e pelli bovine per calzatura, arredamento e pelletteria. “Le pelli si vendono a superficie e non a peso; il peso interessa maggiormente il settore del cuoio”, precisa la guida esperta. Lungo il lungo percorso aziendale affrontato si incontrano tanti operari, ciascuno impegnato nel suo spazio di lavaggio, asciugatura, pressatura, colorazione, vaporizzazione a conferma della settorializzazione d’intervento richiesto e dell’importanza sociale dell’industria conciaria per il reclutamento di personale afferente soprattutto all’hinterland avellinese; poche le donne operaie presenti. Si vedono poche mascherine contro odori a volte intensi e particolari così come sospettato, mentre si vedono persone con cuffie copriorecchie, guanti alle mani e particolari grembiuli, diverse particolarità indice di rispetto di norme di sicurezza e di antiinquinamento salutare. Viene riferito che il ciclo conciario è sempre più pulito, consuma meno in termini di energia, acqua, sostanze chimiche e raggiunge alti livelli di riutilizzo e di riciclaggio dei residui. Viene anche sottolineato che le pelli grezze sono un sottoprodotto di origine rinnovabile e si fa riferimento alla sostenibilità in termini economici, ambientali e sociali.

Le pelli ammucchiate sono tantissime, sono lavate, colorate, trattare, stoccate, nabuccate, scamosciate, trasformate, metallizzate, pigmentate, verniciate, stampate. Gli alunni si fanno reporter di uno scenario finora solo studiato ma non immaginato in tali fattezze. Affascinati dai vari settori lavorativi, i ragazzi si rendono effettivamente conto di come i prodotti chimici sono utilizzati nelle varie fasi di processo, per agire sulla struttura del derma e conferire le proprietà estetiche e chimico-fisiche necessarie alla produzione di manufatti. Alla fine del percorso in azienda si va al laboratorio di analisi chimico fisiche dove i campioni di pellame trattato vengono analizzati. L’entusiasmo dei ragazzi rinforza la soddisfazione delle docenti Frammartino, Sabina e soprattutto della prof.ssa Sardone responsabile dell’interessante uscita didattica. Anche l’Assistente educativo Messina trova coinvolgente la visita all’azienda conciaria per la ricchezza di notizie recepite. Prima di lasciare l’azienda il gruppo potentino incontra il Manager Michele De Maio, attuale Responsabile legale della DMD Solofra S.p.A. ereditata dal nonno e dal padre impegnati da sempre nell’arte della concia delle pelli. “Arrivano e… mi chiedono. La prendono tra le mani una, due, tre volte. Ho l’impressione che ad ogni passaggio tra le dita ne valutino la consistenza, ne sentano i pregi, ne apprezzino la qualità, ne ammirino le sfumature cromatiche. È morbida, delicata, fine, colorata, resistente, sofisticata….unica. Sono entusiasti e io con loro” è la PELLE secondo il Signor De Maio. 

Prossimo appuntamento scolastico è la visione del film “Erin Brockovich - Forte come la verità” dove si parla di cromo trivalente e di cromo esavalente con chiari riferimenti alla contaminazione delle falde acquifere di una cittadina californiana e dei conseguenti tumori. Recepite tante informazioni gli intraprendenti ragazzi della classe IIIA potranno terminare il video già intrapreso sulla concia delle pelli.

FOTO in Galleria fotografica Sede Potenza e sul sito facebook della scuola IPSASR "G.Fortunato" Potenza

 

prof.ssa Maria Rosaria Sabina